I grani antichi
Senatore Cappelli
Grano duro riconoscibile dal caratteristico baffo nero (reste), è frutto di una selezione effettuata da Strampelli a partire da una varietà nordafricana a inizio '900.
Può crescere considerevolmente in altezza, raggiungendo anche i 170 cm. Questa caratteristica inibisce la crescita delle piante infestanti, riducendo in questo modo la necessità di utilizzo di diserbanti.
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Gentil Rosso
Tipologia di grano tenero coltivata a partire dai primi del '900 nell'Italia centro-settentrionale e in Campania, è stata per 30 anni la principale varietà coltivata nella penisola italiana.
E' stata successivamente soppiantata da grani moderni, che offrivano una maggiore produttività, pagando lo scotto, tuttavia, di un forte utilizzo di concimi e una minore presenza di proteine e nutrienti in rapporto al glutine.
Si tratta di un grano che raggiunge notevoli altezze e che, a maturazione, acquisisce un tipico colore rossastro.
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San Pastore
Varietà di grano tenero selezionata da Strampelli, è una tipologia particolarmente resistente all'allettamento, grazie alla minore altezza del fusto, che passa dall'essere 180-200cm delle varietà precedenti a 110-130 cm; l'incrocio comporta inoltre un aumento di elasticità del culmo, che consentono al grano di risollevarsi in posizione eretta anche a seguito di vento molto forte.
E' diffuso inizialmente nella Pianura Padana.
Non presenta reste (nel linguaggio comune: i baffi) e ha un tipico colore bronzeo.
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Tumminia
Il grano antico per eccellenza: diffuso in Sicilia fin dai tempi antichi, veniva coltivato già al tempo degli antichi Greci.
E' particolarmente resistente al caldo e ai terreni particolarmente aridi come quelli siciliani.
Come tutti i grani antichi, raggiunge altezze di 180cm, ha una colorazione dorata e presente delle reste particolarmente lunghe.
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L'albero genealogico del grano